Conferenza stampa di Padalino: “Credo nel nostro lavoro e nella solidità dei nostri reparti”

Queste le dichiarazioni di mister Padalino a margine della conferenza stampa di Matera-Andria, monday night della Lega Pro che andrà in scena alle ore 20 di domani sera dal XXI Settembre. Tanti i tempi affrontati, dal mercato alle convinzioni che bisogna avere per proseguire su questa strada: “Dobbiamo si mantenere i piedi per terra, ma penso che frenare l’entusiasmo dopo aver fatto dieci risultati consecutivi non sia il mio compito. Dobbiamo gestire il momento, ma frenare un entusiasmo che ci spinge ad andare oltre non sarebbe giusto, perché è un qualcosa che ci dà la spinta anche emotiva. C’è da prevedere cosa può accadere laddove dovesse capitare un passo falso, che non deve essere considerato tale perché personalmente vado un po’ oltre. L’Andria ha la miglior difesa del girone, lo dicono i numeri. E’ una squadra solida, di esperienza, con una struttura fisica importante. Basta vedere la loro posizione di classifica per capire che sono una squadra da rispettare. Credo sempre nel lavoro che una squadra deve fare, dobbiamo cercare di essere indipendenti dagli avversari e fare il nostro gioco. Poi l’avversario ha sicuramente importanza, ma è un qualcosa che dipende da noi, sono convinto dei compiti che dovranno svolgere i miei. La nostra squadra ha raggiunto una certa consapevolezza e una certa solidità in tutti i reparti, quindi questo mi fa sperare bene per il proseguo. Il problema principale è se si va a pensare che siamo già al top, dobbiamo sempre avere rabbia e desiderio di spingerci oltre e di non sentirsi appagati. Mercato? Per quanto mi riguarda ho una certa soddisfazione del gruppo, avevamo anche necessità numeriche e da questo punto di vista siamo apposto. Se in questa settimana finale di mercato qualcuno ci chiede di andare via, la società insieme a me valuterà la cosa. Dobbiamo sempre ritrovare poi un qualcuno da integrare nel nostro gruppo, che sia fondamentale anche per il prossimo anno e che non sia solo una pedina presa così, ma allo stato attuale direi che è un qualcosa a cui non dobbiamo pensare”.

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